pompefunebriLa sepoltura più comune: l’inumazione

La bara in legno fornita dalle pompe funebri viene messa in una nuova tomba scavata al cimitero comunale. Della prenotazione del loculo se ne occupano sempre i validissimi esperti delle onoranze funebri che si prendono carico di tutto quello che serve per organizzare i funerali. Viene anche ordinata una nuova lapide che verrà realizzata secondo le indicazioni fornite dalla famiglia della persona venuta a mancare.  La nuova lapide porta sempre una fotografia del defunto assieme a nome, cognome, data di nascita e di decesso. Eventuali abbellimenti come croci, angeli, etc. sono del tuto facoltativi.

La sepoltura in una cappella di famiglia: la tumulazione

La tumulazione si ha nel momento in cui la cassa in legno viene sistemata nella cappella o nella tomba di famiglia. In questo particolare caso, gli addetti della impresa funebre Milano non devono prenotare un nuovo loculo nemmeno una nuova lapide poiché verrà modificata quella che c’è. Le cappelle di famiglia sono frequenti soprattutto nei cimiteri delle grandi città mentre le tombe di famiglia sono molto comuni. Può essere che una persona rifiuti di essere seppellita nella tomba di famiglia per vai di screzi con altri famigliari e preferisca essere seppellito con il marito / moglie, per esempio.

Una possibilità sempre più usata: la cremazione

Invece di mettere il corpo in una bara di legno esiste anche la possibilità di bruciare il corpo del defunto in un forno crematorio apposito e poi conservarne le ceneri. Anche in questo caso, dell’organizzazione dei funerali si occupa la validissima  impresa funebre Milano che ha una vasto assortimento di urne in marmo in cui sistemare le ceneri. Il funerale ha uno svolgimento un po’ diverso poiché non vi è l’ultima parte dedicata alla sepoltura che è rimandata a un apio di giorni dopo quando le ceneri saranno pronte. A differenza di quello che si crede, nel nostro Paese non è possibile conservare le ceneri in casa o cospargerle in un luogo preciso ma vanno messe in cimitero.

Di Editore